Khadijah bind Khuwaylid (ra) – Prima parte

Assalamu Aleikum cari lettori. Questa è la traduzione del video sotto l’articolo creato dalla dottoressa e ginecologa Haifaa. La traduzione non è letterale in quanto ci tenevo a renderla comprensibile per la lettura.
Buona lettura

Tutte le lodi e i ringraziamenti ad Allah, il Signore di tutte le creazioni. Oggi andremo indietro, molto indietro. Nel 556 nella città benedetta della Mecca, nacque una donna di nome Khadijah.
E perchè la menzioniamo adesso, più di 1500 anni dopo? C’è qualcosa di speciale in lei. Infatti, più di una speciale di lei di cui tutti abbiamo bisogno, uomini e donne, da osservare in profondità per capire cosa l’ha resa la costruttrice di una nazione.
E’ interessante notare che, in quanto donna, non conosciamo il suo aspetto: quanto era alta, il colore della sua pelle, com’erano i suoi capelli; ma tutti sappiamo quanto segue.

Sapete, tutti i libri ci dino che era una donna d’affari, una donna d’onore, era una di parola, di supporto e di carattere. La sua vita iniziò persino prima di sposare il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui). Lei era già sposata, aveva dei figli, ma era vedova. Molti uomini la volevano sposare: era una donna nobile, benestante, d’affari, una stirpe singolare; ma li declinò tutti. Comunque, dopo che fece un affare con il Messaggero di Allah (pace e e benedizione su di lui), in un famoso evento storico in cui lei lo usò per occuparsi dei suoi affarie solo quando lui tornò e l’affare era concluso, lei lo conobbe e solamente là decise che voleva sposare quest’uomo per una ragione, e ci sono molte ragioni per sposare il Messaggero di Allah, ma per lei a quei tempi lui era un uomo nobile e affidabile, ma non era ricco. Un altro ostacolo, dopo, erache lei era più vecchia di lui, ma per lei questo non era un problema e certamente non lo era nemmeno per lui. L’unico problema che lui aveva era che lei era ricca e avrebbe potuto non volerlo, ma invece non fu così.

Infatti inviò qualcuno da lui a chiedergli perchè non fosse già sposato. E onestamente lui rispose: “perchè non me lo posso permettere”. Lei allora gli chiese “e cosa ne pensi se ti trovo qualcuno a cui non interessa dei soldi e i costi?” E lui rispose: “Non ho alcun problema, ma chi è lei?” Così gli disse che era Sayyida Khadijah e lui la sposò. Lui aveva 25 anni, lei invece aveva più di 40 anni.

Mi chiedo sempre, ognuno di noi dopo 50, 100, 200 anni da adesso: come verremmo ricordati dalle persone se si ricorderanno di noi? E guarda ai seguenti racconti, narrati da più di un “Sahabi” – compagno (del Profeta) – di lei. Sayyidna Ali (un altro compagno del profeta pace e benedizione su di lui) riportò che le migliori donne dei loro tempi erano due: Sayyida Mariam (Maria Vergine) era la migliore dei suoi tempi e Sayyida Khadijah era la migliore dei suoi tempi; non solo in dunya (vita terrena), ma anche in akhira (aldilà). Ti chiedi sempre: cosa può rende me e te una persona migliore, uomo o donna del mio tempo, figuriamoci tra mille anni e, molto più importante, in Jannah (Paradiso). Ci deve essere qualcosa di speciale che mi renda così speciale.

Ora, non lei non era solo la miglior persona o miglior donna in Jannah (Paradiso), ma c’è qualcosa di unico di lei che nessun altro essere umano, eccetto il Profeta, ha avuto. Questo, a dir il vero, in (raccolta di hadiths di) Imam Al Bukhari, racconta che il Messaggero (pace e benedizione su di lui) era a casa e Sayyidna Jibreel (l’angelo Gabriele) andò da lui e gli disse: “Al Sayyida Khadijah arriverà e ti porterà un contenitore con cibo e da bere. Quando te le porterà, senti questo e dille quanto segue: <<Allah ti manda i suoi saluti e io (Jibreel) ti mando i miei saluti e la lieta novella di una casa in Jannah (Paradiso) e là non avrà più alcun male e dolore.>>”
Cosa ha fatto lei per far sì che Allah le mandasse un saluto speciale? Quindi, cosa la rese così speciale da essere la miglior donna dei suoi tempi, miglior donna di Jannah, Allah che le manda i suoi saluti, Jibreel che le manda i suoi saluti?
Vediamo alcuni punti salieti:

1. E’ una ben conosciuta da tutti, ma vediamola più nel dettaglio. Allora, eccoti qua, sei a casa tua, vai da tua moglie e c’è qualcosa che ti lascia sopraffatto e la risposta di tua moglie o viceversa (la moglie arriva e ha davvero qualcosa che la lascia sopraffatta), qual è la risposta? Quindi lui torna dopo la famosa stoia della caverna in cui Sayyida Jibreel (l’angelo Gabriele) arriva e dice “Leggi”, lui risponde “Io non so leggere” e l’angelo ripete ancora “Leggi” e lui ripete “ Non so leggere” e di nuovo “Leggi” e lui “Non so leggere” fino a che finalmente gli disse “Iqra bismi rabbi kallazee khalaq” ovvero “Leggi nel nome del tuo Signore che ha creato”.
Quindi lui torna da lei e puoi immaginare come si sentiva: la paura, l’incredulità. Arriva da lei e dice: “Mi è successo qualcosa d strano” e stava letteralmente tramando e le dice “coprimi, coprimi”. Poi le raccontò la storia. Ora ricordati che non c’è stato un Profeta da molti anni prima del Messaggero di Allah; quesa cosa non succede tutti i giorni. Quale è stata la sua risposta (di Khadijah)? Questo l’ha resa speciale. Quando lui di essere preoccupato di se stesso, lui gli disse di non preoccuparsi e di avere la lieta novella da Allah, dato che Dio non lo disonorerà mai.
Perché? Cosa vide in lui da riconoscerlo subito e usarlo in quel momento? Tu mantieni una buona relazione con la famiglia, indipendentemente da ciò, ti prendi cura di loro e sei disposto a continuare. Questo è importante per una moglie e un marito.

2. Sei sempre là quando qualcuno ha bisogno di te, specialmente i bisognosi.

3. Dici la verità. Lei ha riconosciuto ed è importante riconoscere i lati positivi delle persone per dargli supporto. Servi gli ospiti con generosità. E’ tutto il supporto che ha saputo dare l’unicità di lei nel costruire una nazione, essere un costruttore, portare influenza positiva. Devi essere positivo per portare positività nelle persone.

Viaggiando (dato che stiamo viaggiando) attraverso la vita di coloro che hanno sostenuto il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui), continueremo domani, InshaAllah!

Donne nell’Islam

Assalamu Aleikum caro lettore. Questo è il primo articolo in questo nuovo blog e vorrei inaugurarlo con una sezione speciale e al contempo molto fraintesa dai miei connazionali italiani ovvero, come dice il titolo di questo post, le donne nell’Islam.

Il mio nome reale è Stella, ma data la mia recente conversione, preferisco essere chiamata Zara, proprio come il nome del blog stesso e di altre piattaforme in cui divulgo contenuti inerenti all’Islam. Dopotutto si sa, o comunque se non lo sapessi lo dico ora, la scelta di fare Shahada (il Credo da dire quando desideri convertirti), è un momento di rinascita, nel senso che tutto il tuo passato, se Dio vuole, viene perdonato e dimenticato e d’ora in avanti (dopo la conversione), si terrà conto di ciò che fai. Inoltre deve essere fatta col cuore e con sincerità per essere ritenuta valida e questo lo puoi sapere solo tu e Dio (Allah).

Detto ciò ti spiego da dove è arrivata l’idea di questa sezione. Venendo da una famiglia venete, molto conservatrice l’Islam è sempre stato visto come un qualcosa di maligno. Ovviamente idea fondata solo affidandosi alle informazioni ricavate dai mass media, ma si dovrebbe saper bene quanto esse vengono distorte a favore degli accordi politici e di quanto sarebbe più auspicabile informarsi altrove e perchè no, avendo una conversazione e confronto con chi appartiene all’Islam o da testi originali. Proprio per questo durante la mia ricerca di Dio avvenuta durante la mia giovinezza, dato che il cattolicesimo non era stato in grado di rispondere alla mie domande, ho avuto modo di prendere in considerazione molte religioni e credi. Ho letto molti libri di guru ben conosciuti come Krishnamurti, Osho, Sadhguru, Ramtha…
Però, seppur le nobili intenzioni divulgate dalle altre religioni e credi di volersi bene e voler bene al prossimo, di “porgere l’altra guancia” o il significato della parola “Namaste” ovvero “mi inchino alla divinità che c’è in te”, non trovavo risposta mirata e coincisa, ma solo la medesima cosa con parole diverse, quindi rimanevo perplessa e dubbiosa.
Poi durante il periodo universitario ebbi modo tramite il dormitorio (composto da persone da tutto il mondo e da tutta italia non solo di nazionalità diverse, ma anche di religioni e credi diversi) di confrontarmi per la prima volta, in maniera diretta, con persone musulmane. Io per mio indole naturale, sono sempre stata una persona curiosa nello scoprire ciò che ancora non conosco, qualunque cosa sia con apertura mentale e giudicando il meno possibile. Ebbene da là mi si è aperto un mondo.
Essendo anche stata studentessa di psicologia, l’approccio scientifico di fare ipotesi, testarle attraverso analisi (di vario tipo in base al tipo di ricerca che può essere qualitativa o quantitativa quindi un’indagine nella letteratura ovvero testi scientifici scritti in passato, studio di casi, indagini statistiche…) e solo poi creare nuove teorie era fondamentale. Infatti le belle parole non hanno senso senza i fatti e delle dimostrazioni e spiegazioni. Tutto ciò che avevo studiato nel mio tempo libero nell’ambito delle religioni non aveva senso finora in quanto non spiegabile

Certo, credo che certe non possano essere spiegate in maniera coincisa come “Chi è Dio?” O riguardo qualunque cosa invisibile all’occhio umano, ma non mi riferisco a quello. Le domande di cui parlo sono per esempio “perchè nelle preghiere cattoliche si parla tanto di Gesù e Maria, ma poco di Dio?” Perchè si deve mettere nello stesso piano Dio e Gesù quando Dio è come un supereroe con mille poteri e Gesù non è altro che la persona che conosce l’identità del supereroe e divulga informazioni su di lui?
Con questo non sminuisco il significato dell’esistenza di Gesù in quando divenendo musulmana, non ho smesso di credere in lui (anche l’Islam fa parte delle religioni abramitiche ovvero giudaismo, cristianesimo e islam che si aggiudicano questo nome in quando tutte e tre credono in Abramo), anzi proprio come la similarità scritta tra parentesi, ve ne sono molte altre, tra cui anche credere nell’esistenza di Gesù, ma con una visione leggermente diversa: non lo vediamo come Dio, ma come profeta, così come lo sono stati Mosè, Adamo, Isaia, Noè, Salomone, Elia… e il concetto di “figlio di Dio” è diverso dato che chiunque segua le sacre scritture (Torah, Bibbia o Corano) sono tutti figli di Dio, anche tu se le segui e non le vari o cambi. Vorrei quindi dimostrarti quando detto prendendo in riferimento versetti la Bibbia stessa (sotto scriverò di quale Bibbia faccio uso, nel caso volessi verificare personalmente), dato che al momento sto comparando le due religioni.

Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loo di nondivulgarlo, perchè si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncierà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà nè griderà
nè si udirà nelle piazze la sua voe.
Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una canna già smorta,
finchè non abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le nazioni.

- Matteo vv. 15-21

Il commento a piè di pagina della Bibbia di questi versetti biblici è il seguente:
Matteo si appella ancora alla parola profetica per giustificare l’operato mitissimo di Gesù, che irrita i farisei, i quali non comprendono il suo comportamento e lo trattano addirittura come indemoniato. Bisogna riconoscere e accettare il piano di Dio rivelato nelle opere di Gesù. Egli è venuto a realizzare la figura del “SERVO”: sarà un Messia che non contende e che non dà dimostrazioni di forza. Tutti potranno sperare in lui.

Fatta questa premessa assai lunga essendo il primo con cui spero di rendere più accessibile a tutti gli italiani il pensiero islamico mettendolo a confronto con quella cristiana e al contempo con la cultura cristiana, vorrei solo precisare che per un cristiano con una conoscenza avuta dal catechismo e che si reca assiduamente in chiesa è che non abbia mai aperto o letto la Bibbia in primis e non ne abbia analizzato il contenuto, altrimenti capirebbe che l’Islam è l’ultima e la vera religione.
Anche il concetto di donna è il medesimo, seppur espresso con un linguaggio diverso e questo lo spiegherò in un altro articolo più avanti dato che si aprirebbe un argomento troppo vasto.

Negli articoli che seguiranno verranno tradotti dei video, in formato articolo, della dottoressa e ginecologa Haifaa la quale parla in ogni video di una delle donne importanti dell’Islam (e no, non solo delle mogli del Profeta pace e benedizione su di lui).

Vi auguro una buona serata e un momento di riflessione per chiunque abbia letto l’articolo. Nell’attesa di commenti rispettosi e costruttivi, assalamu aleikum.

– Zara